Project Description
IVAN E BOBO
Il padre iniziò a picchiarlo quando aveva appena due anni. “Mi menava come un Anticristo” mi ha detto qualche tempo fa. La mamma no, lo difendeva e veniva regolarmente picchiata anche lei. A 16 anni è scappato da casa e non è più tornato.
Ivan 65 anni, è nato in Slovenia ex Cecoslovacchia ha vissuto senza fissa dimora in ogni angolo d’Europa e da dieci anni è fermo a Roma. E’ passato dalle panchine ai sottoponti del Lungotevere poi ha avuto un ictus che gli ha causato una semi paralisi alla gamba e al braccio destro. Da qualche anno vive in un camper col suo cane.
Ricordo che Bobby vagava spesso solo per il mio quartiere, aveva fatto amicizia con il mio cane, un giorno l’ho seguito e sono arrivata ad Ivan.
E’ una vita dura la sua perché dura è l’esistenza di chi vive in strada. Ho iniziato a fotografarlo solo dopo anni dal primo incontro e quando lo faccio è per raccontare la sua dignità, il suo senso dell’umorismo, la sua amicizia, valori che resistono nonostante l’indigenza, la strada, le difficoltà, la malattia.