Project Description

TERRANIMA

Guarda dove metti i piedi impuro straniero
Questa è la terra dell’ottava armonia
dell’arcobaleno: il Nero.
E’ la faccia oscura della luna
portata alla luce
È la tela del capolavoro di Dio.

Fuori dai tuoi abiti forestieri impuro straniero
sentiti parte del grande capolavoro
cammina in pace, cammina solo, cammina eretto
cammina libero, cammina nudo,
lascia che le antenne della tua madre terra
ti carezzino i piedi nudi,
lascia che il suo alito baci il tuo corpo nudo.

Tsegaye Gabre Medhin (1964)

Nel 2019 ho attraversato l’Acrocoro etiopico nella zona degli altopiani, tra le Ambe e le montagne che superano i 4000 metri, lungo la Sekota Road per raggiungere Lalibela dove ogni anno il 7 gennaio si celebra Genna il natale cristiano copto.

Durante il percorso quello che mi ha rapita è stata l’asprezza di questo territorio che si contrapponeva alla fiera gentilezza delle genti che lo abitano. Il sole qui è implacabile, la siccità la fa da padrona, la terra è secca, dura, rossa, impietosa ma la gente non si piega, le schiene sono dritte, il mento è alto e la fede incrollabile.

Il contatto con le persone riserva una serena, quasi infantile curiosità, un approccio gentile quasi sempre seguito da un sorriso ed un saluto. Fede e tradizione, preservata forse dai suoi altopiani che la dividono dal resto dell’Africa, dal resto del mondo.

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